Zara in vista.
Dopo i due splendidi giorni passati al Parco dei laghi di Plitvice, il mio viaggio in Croazia prosegue con altri due giorni da passare a Zara e nei suoi dintorni. Prima però c’è da raggiungere quella che era un tempo la città più importante della Dalmazia. Ancora una volta mi tocca farlo in Autobus. Il viaggio non è male con una lunga pausa poco dopo la partenza dove non scendo ma capisco dai dialoghi di due altri passeggeri che c’è un ristorante che ha due orsi come attrazione. Mi guardo bene dallo scendere per andarli a vedere e intanto mi chiedo come una cosa del genere sia ancora consentita. Si riparte su strade piene di curve che scendono lentamente verso la costa in un paesaggio di campagna cui dedico poca attenzione, impegnato come sono a ‘nutrire’ questo blog di contenuti e nuove funzionalità. In ogni caso quello che vedo mi ricorda certe zone della Serbia del Sud.
Arrivato a Zara, come d’accordo, alla stazione degli autobus mi aspetta il proprietario della Guest House che mi risparmia così il tragitto non breve verso il centro della città, di conseguenza, nel giro di poco, sono pronto alla visita a questa bella città. Visitare Zara vuol dire sostanzialmente visitarne la parte vecchia, una penisola di forma rettangolare che una volta, molto tempo fa, era un’isola. La città vecchia ha subito danni durante la seconda guerra mondiale e in misura ancora maggiore durante la guerra nei Balcani degli anni novanta. Oggi però è di nuovo splendente e si è anche arricchita di qualche nuova attrazione. Quindi diamoci da fare e visitiamola!
La città vecchia di Zara
Per la maggioranza dei visitatori, e io tra questi, la strada che conduce alla città vecchia è costituita da un moderno ponte che la collega alla città nuova. Passata la piccola porta di ingresso e proseguendo dritto, eccomi arrivato nel primo bell’angolo della città: Piazza del Popolo (Narodni Trg) che ha di lato alcuni begli edifici, in particolare la Loggia della Città e il palazzo della Guardia. Sulla piazza ci sono diversi caffè dove può essere piacevole fermarsi a bere qualcosa, avendo tempo. Ma non è il mio caso, ed eccomi quindi imboccare la via sulla destra che si chiama “Kale Larga”. Nel nome, si sente l’influenza Veneziana. Le calli veneziane sono in genere molto strette e questa via è “Larga” solo se comparata a quelle veneziane. Si tratta della via dello shopping nella città vecchia. Alla fine di essa si raggiunge la zona dell’antico foro Romano che continua a mantenere una sua centralità anche oggi.
Qui c’è il monumento simbolo di Zara, la chiesa di San Donato che ha uno splendido campanile e alle sue spalle, la Cattedrale si Sant’Anastasia. Su un lato della piazza trovano posto anche il museo Archeologico e la chiesa di Santa Maria. La vista complessiva sulla piazza è straordinaria specialmente in una bella giornata come quella di cui sto fortunatamente godendo.
Dando un’occhiata alla mappa della città mi faccio l’idea che nella zona vecchia ci sono in pratica tre poli di interesse di cui due ai lati e uno in mezzo. Quello in mezzo è costituito dal Foro Romano (adesso chiamato piazza Giovanni Paolo II) dove mi trovo adesso. Quello all’estremità Est ospita le due attrazioni moderne che descriverò nel mio prossimo post, quindi possiamo andare a visitare la terza. Per farlo, seguo la Riva in senso antiorario così da raggiungere quello che costituisce il mio angolo preferito di Zara. Protetto da un bastione che adesso è diventato un piccolo parco c’è la piazza dei cinque pozzi (Trg pet bunara) che contiene, ovviamente, cinque pozzi non più utilizzati e la medievale torre del Capitano. Appena fuori da questa piazza piuttosto nascosta, si presenta di fronte a me, uno scorcio molto bello costituito da due case dai colori pastello con una colonna Romana di fronte. Dopo essermi fermato qui per scattare un po’ di foto decido di girare un po’ la città senza una meta fissa con l’obiettivo di ottenere qualche bello scatto.
La minuscola Nin.
A pochi chilometri da Zara c’è una piccola cittadina chiamata Nin, Nona in Italiano, che avevo intenzione di visitare se avessi avuto un po’ di tempo. Visto che mi trovo in questa situazione e tenendo conto della splendida giornata di sole, faccio una corsa per raggiungere la fermata dell’autobus che si trova nella città nuova. Il viaggio per Nin dura circa mezz’ora perché l’autobus fa un sacco di fermate. Uno o due chilometri prima di arrivare, sulla destra, si scorge in cima a una collinetta, un edificio interessante, a pianta ottagonale, che più tardi scopro essere la Chiesa di San Nicola in Prahulie, dei XII secolo. Arrivato a Nin, mi bastano 5 minuti per raggiungere la porta della città. L’abitato è di fatto racchiuso in una specie di isola, circondato da acque basse utilizzate anche come saline. Per andare da una parte all’altra della città bastano 15 minuti. Durante la passeggiata, il punto di maggiore interesse è, oltre alla porta della città, la deliziosa Cattedrale di Sant’Anselmo considerata la più piccola Basilica del mondo.
Alcuni resti romani e un paio di altre chiese, rendono piacevole la passeggiata da un capo all’altro del borgo e ritorno. Fatto questo è ormai tempo di prendere l’autobus per tornare a Zara e, dopo una cena a base di pesce (Brudet con baccalà e Orata alla griglia), dedicarmi alla pianificazione dei prossimi sei giorni del viaggio.
Qui di seguito la galleria con le foto di Zara scattate durante i due giorni.