La seconda parte di Spalato.

Ho ancora una mezza giornata da passare a Spalato, dato che il catamarano per Hvar parte alle 2 del pomeriggio. Prima di cominciare a girare però, voglio verificare dove esattamente attraccherà la barca per evitare di trovarmi a doverla cercare il posto giusto tra quattro diversi moli, con lo zaino in spalla. Il porto di Spalato è molto trafficato. Penso sia l’hub principale della locale compagnia di traghetti che si chiama Jadrolinja (traducibile più o meno in Linea Adriatica) e da qui ci sono navi veloci o traghetti più tradizionali che collegano Spalato alle numerose isole dell’arcipelago Croato. Come nelle stazioni ferroviarie ci sono alcuni pannelli luminosi che indicano il molo e orario per le navi in partenza e poi, grazie a una mappa, si può risalire all’ubicazione esatta dell’ormeggio dove recarsi. Chiusa questa pratica, sono pronto per girare la città. Proprio accanto al terminal dei traghetti c’è la stazione ferroviaria e voglio entrarvi per vedere com’è. È completamente vuota e si ha l’impressione che nessun treno arrivi qui da decenni e probabilmente è proprio così. Non so perché le ferrovie siano così poco usate da queste parti ma è di certo un peccato.


La mia visita procede con il mercato che si trova giusto accanto alle mura del palazzo di Diocleziano e mi da l’idea che sia sempre stato qui, intendo, qui da secoli. Non so perché ma mi viene da pensare che questo tipo di mercati si somigliano un po’ a tutte le latitudini e probabilmente sono rimasti uguali anche nel tempo. Dal mercato principale, dove si vendono verdure, salumi, formaggi e altro, mi sposto al mercato del pesce, che è al coperto e che si trova dalla parte opposta della città vecchia. Probabilmente arrivo tardi per vederlo in piena attività ma c’è ancora qualcosa sui banchi. Sembra che la merce più presente siano i gamberi.


Dopo avere sistemato anche la ricarica del mio numero di telefono Croato, mi sposto sulla “Riva” dove c’è ancora un altro mercato, probabilmente legato alla festività di Pasqua. Vendono soprattutto cibo come i famosi čvarci, una specialità balcanica fatta di piccoli pezzi di grasso di maiale croccante, simile alle nostre cicole (o ciccioli). Decisamente troppo grassi per me, almeno adesso. Sono invece attratto da un’altra specialità che si chiama Soparnik. Una pizza bassa ripiena di verdura. La venditrice mi spiega che non si tratta di una specialità Croata, e neanche della Dalmazia o di Spalato ma che viene da una piccolissima zona a sud di Spalato e che di recente le è stato riconosciuto il marchio IGP dall’Unione Europea. Decido che un paio di fette possono essere un pranzo veloce e salutare. Finito di mangiare è ormai tempo di raccogliere le mie cose e andare a prendere il traghetto.

Sotto trovate la galleria di Spalato ma l’articolo prosegue anche dopo.


Judita il Catamarano

Il nome del Catamarano è Judita che mi pare un bel nome per una barca. Non è vero? Ci sono tanti passeggeri e in men che non si dica, tutti i posti a sedere vengono occupati. Il panorama fuori è fantastico per via delle tante isole ma purtroppo è vietato fare la traversata all’esterno per ragioni di sicurezza così passo il tempo a leggere e a scrivere qualcosa. Il viaggio a Hvar, Lesina in Italiano dura circa un’ora. Quando arrivo al porto ci sono i miei hosts di AirBnN ad aspettarmi per cui nel giro di poco sono a casa e da qui pronto a cominciare la mia visita.

Un primo assaggio di Hvar/Lesina

Lesina o Hvar è sia il nome dell’isola, sia il nome della città principale in cui mi trovo. Già da un primo sguardo sembra molto bella. C’è una fortezza che la domina dall’alto e un borgo fatto di piccoli vicoli. Nella piazza principale c’è un pozzo e la chiesa. Si sente la storia. Non ho molto tempo quindi decido di cominciare ad assaporare Hvar partendo dalla fortezza. Da sotto sembra molto lontana ma poi in fondo bastano venti minuti di cammino. La fortezza, chiamata qui Spanjola è in buone condizioni. La vista da quassù è meravigliosa ma anche la fortezza stessa riserva qualche cosa da vedere come ad esempio la prigione o la torre principale. C’è anche un caffè.
Continuo a girarla per una mezz’oretta e poi torno giù in paese. Ammetto di essere un po’ stanco e poi devo cenare e scrivere qualcosa dopo.


Eccovi la photo-gallery di Hvar che comprende foto fatte nei diversi giorni in cui sono stato nell’isola.

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