Cominciamo il mio viaggio sulle rotaie

Appena arrivato alla stazione ferroviaria di Ulan-Ude ed ecco che l’aria della Transiberiana mi salta addosso. Dal cavalcavia vedo subito una meravigliosa locomotiva a vapore alla mia sinistra mentre sul lato destro la gente sta già aspettando sul binario numero 1 il treno che arriverà presto. Il mio treno è il numero 12Y (12Ӣ in russo) che segue una variante della rotta principale della Transiberiana. Parte infatti da Samara, sul fiume Volga e, alla fine, raggiunge Vladivostok dopo quasi una settimana intera di viaggio (6 giorni e 11 ore, per essere precisi). Quindi, qui, a Ulan-Ude, questo treno è circa a metà del suo viaggio, avendo trascorso 3,5 giorni sulle fredde rotaie dell’inverno russo. Esattamente in questo momento, il termometro sulla facciata della stazione segna -16°, un po’ più caldo dei -31° che ho trovato al mio arrivo in aeroporto ieri mattina. Per fortuna non sono arrivato tanto in anticipo e così dopo qualche minuto ho visto il treno fare il suo ingresso trionfale in stazione come si vede dall’immagine animata qui a destra. Non serve affrettarsi. Il treno resta in stazione per 25 minuti. Durante questo periodo, viene eseguita qualche manutenzione, come potete vedere dalla piccola immagine sopra.

A bordo

La procedura di imbarco è veloce. Di solito il “conduttore” (lo steward del treno o più spesso una hostess) controlla solo l’ID, nel mio caso, il passaporto. Nella carrozza ci sono sì e no tre persone o quattro di cui nessuna nel mio scompartimento. Questa volta ho potuto prendere un biglietto per una cuccetta a due posti ma sembra che avrò l’intero spazio tutto per me. Molto difficile, infatti, che arrivi un altro passeggero poiché, prima di Čita, il treno ferma solo in piccoli centri. Il più grande è Khilok, nella provincia del Trans-Baikal, una cittadina con circa diecimila abitanti dove cambierà il fuso orario, passando a MSK + 6. La tabella qui a destra mostra tutti i dettagli su questo viaggio. Indosso la mascherina ma appena arrivo al mio posto la tolgo. Essere soli ha anche questo vantaggio durante una pandemia. Il treno è quasi pronto per partire e nel corridoio qui fuori continua a non esserci nessuno come potete vedere nella foto. Sono seduto vicino al finestrino a dare il mio ultimo sguardo a Ulan-Udè e finalmente il treno si muove. Avete modo di vedere il primo minuto di viaggio nel video qui sotto. Per continuare a leggere del viaggio e vedere alcune immagini “gelide”, seguite questo link.

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