Il primo traghetto di questo viaggio.


La seconda isola di questo mio viaggio attorno al mondo non è collegata alla terraferma da nessun ponte (come nel caso di Krk) e così ho avuto il piacere di andare per mare a bordo di un Catamarano per un viaggio di breve durata, dato che la destinazione è Preko (Oltre in Italiano, traduzione dal Croato) nell’isola di Ugliano.
Ho deciso di venire in quest’isola senza una ragione specifica. Ho pensato che essendo vicina poteva essere una buona meta, avendo di fatto finito di vedere quello che c’era a Zara. Per altro la città è invasa dai croceristi di una grossa nave attraccata in porto che sciamano ovunque.


Seppure molto breve, la traversata è molto interessante perché concede delle viste fantastiche sulla città di Zara e in particolare sulla chiesa di San Donato.


Arrivato a Prego, la mia reazione potrebbe essere sintetizzata dalla domanda “che ci faccio qui?”. La mia impressione è stata quella di una cittadina estremamente tranquilla in un’isola molto verde. In pratica, il posto perfetto per famiglie che vogliono passare una settimana o due in pieno relax. Ma io invece cerco cose da vedere o da fare e qui non ve n’è traccia alcuna. Tra l’altro, a qualche decina di metri da Preko, c’è una piccola isola verdissima che si chiama Galevac. Nessun modo di raggiungerla… 🙁
Mi sono fatto il lungomare due volte prima di decidere di provare ad inerpicarmi per la collina cercando di raggiungere quella che forse era l’unica cosa interessante, il Forte San Michele (Tvrđava Sveti Mihovil). Facendo così, almeno, ho avuto modo di scattare qualche bella foto della costa e di Zara. Quando ho capito che raggiungere il forte voleva dire perdere la nave per il ritorno, ho desistito e me ne sono tornato a Zara.


Una volta qui, ho deciso di provare a vedere come fossero i due monumenti ‘moderni’ che si trovano nella parte est della città vecchia. Purtroppo non era l’ora giusta. Il suono del Sea Organ era praticamente annullato dal vociare della gente e dal rumore dei motori della nave da crociera, ormeggiata lì vicino. Il “Saluto al Sole” invece, risultava attraente come possono esserlo delle celle solari racchiuse in un cerchio. Mi sono ripromesso di tornarvi di sera.

Il meglio arriva a fine giornata.


La sera comincia con uno degli spettacoli più celebrati a Zara: il tramonto dalla Riva. Pare che trovandosi a Zara nel 1964, Alfred Hitchcock abbia affermato che quello di qui è il più bel tramonto del mondo, infinitamente migliore di quello di Key West in Florida. Detto che secondo me, in questi casi è difficile fare delle classifiche oggettive, per esempio per me il più bello è quello che ho visto nel 2009 a Colonia del Sacramento (Uruguay), va detto che quello di Zara è proprio intrigante. Ad ogni modo, per darvi la possibilità di valutare direttamente, ecco un video che contiene anche tutta la storia di Hitchcock a Zara.



Dopo cena, è arrivata l’ora di tornare a vedere come fosse la situazione dei monumenti del locale architetto Nikola Bašić. Ho cominciato con quello più famoso: il Sea Organ. Come forse qualcuno di voi già saprà, si tratta di un meccanismo che utilizza il movimento marino per produrre suoni emessi da una specie di organo. Cosa posso dire? Di certo non lascia indifferente, specialmente se di sera e con poche persone attorno. Il suono però a me ha fatto pensare a un gruppo di mucche tenute a digiuno da almeno un giorno e chiuse all’interno di una gigantesca lattina. Potrebbe anche fare pensare a qualche suono dallo spazio remoto in qualche B-Movie di fantascienza. In ogni caso, considerato tutto, mi è piaciuto.


Il Saluto al Sole, è più recente (2008) e, come detto, si compone di celle solari che raccolgono energia durante il giorno e la rilasciano di sera in forma di luce. Lo trovo divertente ma di certo non ha lo stesso effetto del Sea Organ. I bambini ne vanno pazzi e ci corrono sopra che dei Michael Jackson impazziti sul pavimento illuminato del video di Billy Jean. A proposito di video, qui di seguito trovate quello che ho realizzato mettendo assieme il suono del Sea Organ e le luci del Saluto al Sole. Spero vi piaccia.




Finito di registrare il materiale per il video, si è fatta l’ora di tornare a casa, dato che l’indomani è già ora di spostarsi a Spalato.
Prima di chiudere, date un’occhiata alla Galleria che contiene foto di Zara, Nin e Preko che non ho pubblicato su Facebook.


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