Korčula, l’ultima isola.
Adesso è tempo di raccontarvi di Korčula, Curzola in Italiano, che sarà l’ultima isola di questo giro in Croazia, dopo Krk, Ugljan e Hvar.
Come nel caso di Hvar, anche qui, il nome della città principale coincide con quello dell’intera isola. Sono arrivato a Korčula ieri sera e la città mi ha fatto subito un’ottima impressione. Oggi quella impressione è stata confermata in barba al tempo che inizialmente si paventava essere nuvoloso. In realtà ho dato alle nuvole il tempo di andarsene perché questa mattina mi sono alzato molto pigro. Probabilmente sento che devo immagazzinare le energie per la dura giornata di domani di cui vi racconterò in conclusione di questo articolo.

Korčula, per altro è molto piccola e, a meno di avere una barca, una macchina o un motorino per andare in un’altra isola o in un’altro villaggio, restando qui si ha modo di girarsi il paese svariate volte, esplorando ogni singolo angolo. Questa è stata la mia intenzione fin dall’inizio. In sostanza, quello che avevo in mente era di sfruttare le diverse condizioni di luce del mattino e del pomeriggio in modo da poter fare le migliori foto possible. La città vecchia di Korčula è una penisola di forma semi ellittica, orientata sostanzialmente verso nord, quindi, al mattino la luce è perfetta per la parte orientale e nel pomeriggio per quella occidentale.
Alla città vecchia si fa ingresso da una imponente scalinata. Da qui, continuando diritto sulla strada principale, bastano 10 minuti, a passo lento, per arrivare dalla parte opposta, in riva al mare. Dato che il corso principale si trova a un livello più elevato rispetto al mare, tutti i vicoli laterali, a destra e sinistra, scendono giù verso il mare, spesso con dei gradini.

C’è una cosa che va detta di Korčula ed è che qui usano il “marchio” Marco Polo in maniera molto intensa. Quello che è successo è che meno di 10 anni fa, qualcuno ha pensato di dire che questa era la città natale di Marco Polo che invece si suppone largamente sia nato a Venezia. Molti esperti, anche Croati, confermano che si tratta di pura invenzione. Di certo questo è utile dal punto di vista turistico. Adesso si può visitare la casa natale di Marco Polo, c’è una mappa dei viaggi di Marco Polo nella piazza (che ammetto mi è stata di ispirazione) e il numero di locali con nomi che richiamano Marco Polo (Polo, Marco Polo, il Milione, etc.) è incredibile.
Luci magiche nel pomeriggio.
Dopo una pausa, esco per la seconda parte della mia visita attorno alle tre del pomeriggio e mi rendo conto che la luce è assolutamente perfetta, diventa morbida e dolce ogni minuto di più e, specialmente percorrendo il lungomare a ovest si ha una vista fantastica della città.

Adesso è meglio riposare.
Con la condivisione della galleria di foto di Korčula chiudo questo articolo, forse un po’ più breve del solito. Domani sarà una giornata davvero pesante. Da Korčula devo raggiungere la città di Orebić nella penisola di Pelješac e questo dovrebbe essere facile dato che c’è un traghetto. Il problema è che arrivato nella penisola, mi toccherà attraversarla per raggiungere un altro piccolo porto chiamato Trpanj e apparentemente non c’è nessun tipo di mezzo pubblico. Per altro, le difficoltà non finiscono qui, perché da Trpanj devo raggiungere Ploče con un altro traghetto e qui dovrei avere circa 5 minuti per prendere al volo l’autobus che va in Bosnia. Vediamo… Vi terrò aggiornati sul mio account twitter.