Il sogno di uno spazio-porto nel deserto.

Avete mai visitato uno spazio-porto? Io non ho mai visto né Cape Canaveral, né Baykonur e, ad essere precisi, non so nemmeno se la definizione di “spazio-porto” si possa applicare a quei luoghi dato che, per quanto ne so, le astronavi possono solo partire ma non atterrarvi. Al momento temo che a volere visitare uno spazio-porto si debba per forza fare affidamento ai sogni o alla loro rappresentazione: i film!
Se parliamo di fantascienza, la saga di maggior successo in assoluto è sicuramente quella di Guerre Stellari e, come forse saprete, in alcuni casi, le location dove sono stati girati i film si trovavano in Tunisia. Questo bellissimo paese ha per altro anche dato il nome a un pianeta presente nella saga. Il nome di questo pianeta, Tatooine, è chiaramente ispirato a Tataouine, una città nel sud della Tunisia, anch’essa utilizzata per alcune scene. Se, nella storia, Tatooine è un pianeta deserto, io sono invece vicino al deserto quello vero, il più leggendario: il Sahara.
Ma prima di parlarvi dello spazio-porto, come nei migliori film, facciamo un flashback.

Di nuovo in Tunisia.

È il 2013, il mese aprile. Ho già avuto l’incredibile piacere di visitare la Tunisia lo scorso anno ad ottobre, ma per mancanza di tempo ho avuto la possibilità di visitare solo la parte settentrionale del Paese. Sono rimasto talmente sbalordito dai paesaggi, dalle persone e dalla cultura che dopo circa sei mesi ho deciso di tornare per esplorare la parte meridionale, raggiungendo anche il deserto.
Ho letto qualcosa sulla locations tunisine delle riprese di Guerre Stellari e so che ce n’è una molto carina vicino alla prossima città che visiterò che è Nefta ma, per il momento, non ho programmato di andarvi perché il posto sembra essere difficile raggiungere da solo, perché situato in mezzo al deserto. L’attrazione principale di Nefta è la cosiddetta corbeille (cestino in francese): un bellissimo giardino molto grande e particolare. Vi dirò qualcosa al riguardo, prima o poi.
Di solito visito i posti da solo, ma questa volta mi lascio convincere da una guida locale ad accettare il suo aiuto ed è una buona idea. Dopo aver visitato il giardino e il centro della città, abbiamo continuato a parlare (la guida conosce il francese come la maggior parte degli anziani in Tunisia) e ho accennato al sito di Star Wars rimpiangendo di avere una utilitaria che non mi permette di raggiungerlo. Lui mi dice immediatamente che non serve un fuoristrada e mi propone di portarmi lì per pochi dinari in più. Questo è il motivo per cui, ora posso parlarti della mia…

Rotta verso Mos Espa

Dalla città di Nefta al sito c’è solo deserto, deserto e sabbia, sabbia e cammelli. Potete vedere il percorso gps della mia giornata (sono partita da Tozeur) nella piccola immagine a sinistra. Tuttavia, la mia guida aveva ragione e proseguiamo lungo il percorso senza il minimo problema. L’uomo mi spiega che chi organizza le visite a questo posto, enfatizza le difficoltà allo scopo di vendere meglio i tour guidati e, a volte, A camel in the desert near Nefta (Tunisia, 2013) per dimostrarlo vanno fuori strada apposta. Invece, percorrendo la strada (c’è una strada sotto la sabbia, a volte la vedo…) fila tutto liscio. Il viaggio non è troppo lungo, circa 20-30 minuti con una bella vista di dune e cammelli, alcuni semplicemente a riposo come quello nella foto. Solo gli ultimi 800 metri sono fuoristrada ma la sabbia è battuta bene da autobus come i due che se ne stanno andando adesso, lasciandomi il sito tutto per me, solo al mio sogno di Guerre Stellari.

La visita a Mos Espa

L’atmosfera è molto particolare. C’è in corso una debole tempesta di sabbia sufficiente a rendere tutto molto uniforme. Anche l’unico cammello sul posto è difficile da riconoscere. La consapevolezza di trovarsi in una location artificiale per le riprese lascia subito spazio alla sensazione di visitare un sito abbandonato di civiltà aliene. Sono solo e libero di andare in giro senza limitazioni. Non ho mai avuto la sensazione che qualcuno stesse monitorando il sito. Il fan della fantascienza che è in me, mi fa pensare di essere un archeologo che cerca di capire il reale utilizzo degli edifici che vedo. A dire il vero, ignorando le porte e altri pochi dettagli, case ed edifici non sembra così alieneschi ma tutto è reso affascinante dalla luce. Il sole visto, dietro la sabbia che riempie il cielo, sembra quasi appartenere ad un altro sistema solare e, naturalmente, gli oggetti strani sparsi in tutto il sito, come quello che potete vedere, qui a destra, rendono la sensazione più forte. L’intero sito non è così grande, quindi non credo di aver passato molto tempo qui ma non posso dirlo davvero, perché il tempo qui scorre in modo diverso, almeno per me. Ho paura che invece stia scorrendo normalmente per la mia guida che mi aspetta in macchina quindi, quando ritorno in me stesso, corro da lui. Sulla via del ritorno lo lascio a Nefta e me ne vado a Tozeur molto soddisfatto di questa visita. Se vi capita di andare in quella zona, provate a visitare il sito, anche perché ho letto che è minacciato dalle dune di sabbia. Se non potete, date un’occhiata alle mie foto qui sotto.

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